Il mio approccio, Cognitivo-Comportamentale, si basa sul presupposto che vi sia una relazione stretta tra pensieri, emozioni e comportamenti e che il disagio sia attribuibile a credenze disfunzionali (pensieri automatici negativi) che portano a valutazioni inadeguate che si protraggono nel tempo e incastrano la persona in un circolo vizioso pensiero negativo-emozione negativa-comportamento disfunzionale dal quale non riesce ad uscire e nel quale rimane invischiata invalidando sempre più aspetti della propria vita: le relazioni, il lavoro, il proprio modo di essere.

È una terapia:

• mirata allo scopo, nella quale vengono concordati gli obiettivi da raggiungere col paziente;
• attiva e collaborativa, in cui terapeuta e paziente lavorano insieme;
• centrata sul presente: si basa sull’elaborazione di quello che succede nella vita di tutti i giorni della persona;
• a breve termine: in genere gli interventi sono molto più rapidi rispetto ad altre terapie;

 



• efficace a lungo termine in quanto i cambiamenti ottenuti con queste tecniche si mantengono a lungo nel tempo.

 
Faccio anche uso dell’EMDR, un insieme di tecniche che consentono di agire sui ricordi traumatici (piccoli e grandi traumi vissuti nell’età dello sviluppo, eventi stressanti dell’esperienza comune come lutti, malattia, conflitti coniugali, ecc… o al di fuori dell’esperienza comune come disastri naturali, incidenti gravi, violenza…).

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